Di cosa parliamo

Di Cosa Parliamo – Dal 15 settembre una nuova serie

Società e parole intrattengono una relazione stabile e lunghissima: i vocaboli che utilizziamo condizionano il modo stesso in cui vediamo il mondo e viceversa. Prendete hate speech, cisgender, queer, cringe, boomer: nei quattro episodi di questa nuova serie di podcast Beatrice Cristalli, linguista, e Luigi Lupo, giornalista, cercheranno di capire..

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2. Parole fluide: il linguaggio delle identità

Il termine cisgender è entrato nel vocabolario Devoto-Oli solo nel 2020, a cinque anni di distanza dal suo inserimento nell’Oxford Dictionary tra le parole nuove. Recuperato il ritardo, indica anche in italiano qualcuno la cui identità di genere corrisponde al sesso biologico.

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3. Da Clubhouse a TikTok: il vocabolario dei social

Dopo tanto tempo passato a scrollare, mandare emoticon, premere like sotto i post, abbiamo sentito la necessità di tornare a comunicare come si faceva una volta: parlando. Clubhouse, la piattaforma esplosa durante la pandemia, si basa proprio sulla voce e sta influenzando il nostro modo di dialogare, com’è accaduto finora

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4. Cringe is the new Trash: che cosa ci fa ridere oggi

“Mi fai cringiare”, “Questa scena è cringe”… Negli ultimi anni questo termine, cringe, ha conquistato prepotentemente spazio nel nostro vocabolario, quello dei social e anche della televisione, tanto che l’Accademia della Crusca lo ha inserito nel 2020 nell’elenco di “parole nuove”. Ma che cosa significa e, soprattutto, perché ci fa

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Di cosa parliamo

Zoombombing, cisgender, hate speech, lockdown… Nuove parole entrano nei dizionari, altre espressioni e vecchi modi di dire scompaiono dal linguaggio comune. L’evoluzione della lingua segue i cambiamenti della società oppure, al contrario, li influenza, anticipando il futuro?

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