È un principio che si applica più o meno dappertutto, ma per qualche strano motivo nelle vicende dei cambiamenti climatici l’onere del risarcimento sembra che non valga. Sulla base dei dati scientifici, le grandi compagnie petrolifere dovrebbero compensare le vittime degli impatti climatici, ripulire il proprio business e quindi smettere di contribuire in modo così massiccio alla crisi climatica. La realtà è che non sono obbligate a fare nulla di tutto questo. E quando lo fanno, lo fanno in modo del tutto volontario.
Serve un cambiamento radicale, che può essere imposto solo dai governi, ma con il sostegno di altri agenti e di iniziative mirate. Come le cause legali sul clima, che stanno rapidamente aumentando in tutto il mondo, Italia compresa, e la pressione perché le compagnie fossili attuino una reale decarbonizzazione e non si nascondano dietro un impegno per le emissioni nette zero che spesso è solo di facciata.
Ne abbiamo parlato in questo ultimo episodio della serie con Verona Dini, avvocata esperta in contenzioso climatico, e Luca Iacoboni, responsabile della campagna Clima e Energia di Greenpeace Italia.