Fino alla prima metà dell’Ottocento donne e uomini hanno bevuto da contenitori che impedivano di conoscere l’aspetto delle bevande. Con l’innovazione tecnologica, però, è stato possibile produrre in seriebicchieri in vetro, e l’elemento visivo è diventato fondamentale. Tra i primi prodotti a essere influenzati da questo cambiamento ci sono state le pils, birre da gustare anche con gli occhi. La forma dei bicchieri ha assunto un ruolo sempre più importante, al punto che si è arrivati a realizzare un contenitore diverso per ogni tipologia di birra.
Tanti bicchieri per bere, quindi, ma nessuno per degustare. È per questo che Teo Musso e Lorenzo Dabove, detto Kuaska, nei primi Anni Duemila hanno creato il Teku, un bicchiere universale da degustazione.
In questo episodio potete ascoltare il loro racconto. Inoltre parliamo delle pils assieme a Luana Meola, della Fabbrica di Birra Perugia; ripercorriamo la storia di un’incredibile degustazione con Marco Bolasco; mentre Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, rievoca che cos’ha rappresentato per lui la birra artigianale e come ha fatto a coglierne le grandi potenzialità fin dall’inizio della rivoluzione italiana.