Comunità è la parola chiave della parrocchia ortodossa romena di Verona a cui fanno capo circa 6.000 persone. Il luogo, fisico e spirituale, animato da padre Gabor Codrea, in cui la religione accoglie, aggrega, ricompone, dà punti di riferimento a chi li ha cercati con molta fatica.
Riprende da qui il viaggio nella geografia delle fedi in Italia, da una chiesa costruita con il sostegno dello Stato romeno ma anche con le donazioni dei fedeli, nuovi italiani che continuano a sentirsi divisi in due: fisicamente qui, ma con il cuore in Romania. «Vivendo la religione, torniamo a casa tutte le domeniche», dice Florin, medico anestesista che nei locali della struttura alle porte della città ha aperto un piccolo ambulatorio di prima assistenza.
Antonio, invece, lavora come elettricista ma appena può fa il volontario sulle ambulanze: è il suo modo di rendere anche solo una piccola parte della mano ricevuta quando, diciannove anni fa, è arrivato in Italia.