6. La scuola fiamminga
6. La scuola fiamminga
Nell’arte, come in altri ambiti della vita, si procede spesso per convenzioni. Jan van Eyck, ad esempio, è considerato dagli storici uno dei grandi maestri della pittura fiamminga e i suoi dipinti sono tra i maggiori capolavori dell’arte occidentale del tardo Medioevo. Ma in che modo si può misurare questa grandezza? Attraverso le influenze che ha lasciato in chi è venuto dopo di lui.
Partendo dal suo quasi contemporaneo Hans Memling, maestro della pittura concettuale, passando per Bruegel il Vecchio con i suoi ritratti grotteschi e satirici della vita reale, per arrivare a Rubens, capofila dell’arte barocca e debitore nei confronti di Van Eyck nell’utilizzo della luce, scopriremo altri angoli delle Fiandre e altre tradizioni locali tutte da raccontare.
Accompagnati di nuovo dalle voci di Jan van Eyck e della moglie Margaret, viaggeremo verso Mechelen, ieri città del futuro e patria dei carillon; Anversa, sede della corporazione di San Luca e centro di riferimento per gli artisti del tempo; e Lovanio, con la sua tradizione universitaria e uno dei più affascinanti villaggi occupati dalle beghine. Uno sguardo sul vasto panorama della cultura e del territorio delle Fiandre, per congedarci (nell’ultimo episodio di questa serie) da una regione e da un’arte che hanno lasciato, e lasceranno, traccia nel tempo.