3. Cinquantamila volte Hiroshima
3. Cinquantamila volte Hiroshima
Vivere sotto la minaccia di una catastrofe, oggi come ieri. Senza saperlo, come accadde agli abitanti di Pompei nel primo secolo dopo Cristo, oppure essendone perfettamente consapevoli, com’è attualmente per i 700.000 abitanti dei sette Comuni della vasta area vesuviana che vivono attorno al vulcano.
La tragica eruzione che in meno di venti ore, il 24 ottobre dell’anno 79, proiettò in aria dieci miliardi di tonnellate di magma, vapori e gas, seppellendo la città, ha fornito dati preziosi alla scienza, da Plinio il Giovane alla vulcanologia moderna. E ha dato origine a una filosofia della catastrofe che ha avuto in Jean Jacques Rousseau e negli Illuministi i principali interpreti.
Intervengono in questo terzo episodio di Pompei. La città viva: Francesca Bianco, direttore dell’Osservatorio Vulcanologico Vesuviano, Napoli; Luigi Gallo, storico dell’arte e direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Urbino; Maria Pace Ottieri, giornalista e scrittrice, autrice di Il Vesuvio universale (Einaudi); Valeria Parrella, scrittrice, autrice di Lettera di dimissioni (Einaudi); Andrea Tagliapietra, docente di Storia della Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele, Milano.
Puoi leggere la trascrizione integrale del terzo episodio cliccando su queste parole.